domenica 16 febbraio 2014

I timori e le speranze

Più volte su questo blog ho rappresentato le mie speranze, riposte, per lo più, in un Partito Democratico realmente rinnovato che rappresentasse il volano del cambiamento del paese. Le mie speranze, lungi dall'essere dettate da irrazionale innamoramento, sono dettate, invero, da riflessioni razionali.
Per ben due volte, con umori ed entusiasmi diversi, ho votato Matteo Renzi alle primarie. La prima volta, nel confronto per la guida del centrosinistra alle elezioni del 2013, con la consapevolezza che sarebbe stata la vera grande occasione di cambiamento. Un'istanza di cambiamento che poi, in quelle urne, ha catalizzato il proprio consenso sul Movimento 5 Stelle e che poteva, invece, essere raccolta dal PD di Matteo Renzi.
La seconda volta, per la scelta del segretario del PD, con la consapevolezza che le grandi occasioni difficilmente si ripetono. In verità le prime azioni del Renzi segretario hanno impresso una grande accelerazione all'azione riformatrice di questo parlamento.
Arriviamo, invece, agli eventi degli ultimi giorni. Un'accelerazione che sta portando il nostro sistema politico verso un nuovo assetto di governo guidato dal segretario del PD.
Ecco, lo dico senza giri di parole, in questo momento sono più i timori che le speranze.
Mi domando come possa questo parlamento, privo di una maggioranza omogenea ovvero con la stessa maggioranza che ha sostenuto il governo Letta, sostenere un governo d'azione e di cambiamento come quello che, ritengo, voglia inaugurare Renzi. Comprendo pure la considerazione di chi ritiene che a giocare a favore di un eventuale governo Renzi vi sia la volontà dei singoli parlamentari di prolungare la legislatura quanto più possibile. Ma voi ritenete che quella parte della maggioranza che sarebbe elettoralmente penalizzata da un successo dell'azione di governo di Renzi possa consentire al PD renziano di ottenere risultati positivi? Conoscendo il senso dello stato di questa parte (azionista di governo) ho i miei dubbi.
Il timore è il logoramento della figura del premier.
Sono, al contempo, certo che la spregiudicatezza di Renzi possa forzare continuamente l'azione politica. Ma poi si avrebbe il coraggio di porterebbe il paese verso elezioni anticipate che potrebbero penalizzare il PD?
Fra qualche mese ci saranno le elezioni europee. Queste rappresenteranno il primo referendum sull'azione di governo e un risultato deludente del PD innescherebbe pericolose fibrillazioni politiche.
In realtà non posso che augure a tutti noi che i miei timori siano infondati e sperare che nei prossimi giorni nasca il primo governo della terza repubblica.