domenica 11 agosto 2013

Un paese senza speranze

E' da qualche mese che non scrivo più su questo blog. Ho sempre pensato che per riflettere bisogna stare in silenzio. Per questo, oltre ad essere impegnato con il lavoro (molto più fortunato di tanti miei connazionali), non avendo molto da dire, ho riflettuto ed ho osservato quello che accadeva in questo paese.
La nascita del governo "schifezza" (nel senso che, a mio modestissimo avviso, un governo con Gasparri, Biancofiore, Gelmini, Brunetta e, per l'appunto, Schif...ani, senza nominare Lui, non può che essere un governo Schif...ezza), anche se unico possibile in quel momento, sempre grazie al voto di noi Italioti (idioti!) (senza dimenticare il sistema elettorale affetto da strabismo non certo di Venere), è stato indispensabile per consentire a questo paese di "sbarcare il lunario" ed evitare una pericolosissima deriva di ingovernabilità.
Tra l'altro, senza tornare a quella fase politica "drammatica", già ampiamente trattata su questo blog nei post precedenti, le scelte del PD nella gestione della fase post-voto fino all'elezione del Presidente della Repubblica, hanno consegnato il partito di maggioranza parlamentare, assoluta alla Camera e relativa al Senato, ad avere un ruolo di forte debolezza politica, da comprimario in questo governo, nonostante i numeri. Una debolezza politica che viene da lontano e che è necessario, quanto prima, superare con un passaggio definitivo: un Congresso "ricostituente" (veramente ce ne vorrebbe uno costituente, non lo ha mai celebrato).
Berlusconi ed i suoi hanno sfruttato questa debolezza politica per incunearsi nel campo avversario e divaricare le varie anime del PD sia sulla formazione del governo sia sulle politiche del governo. La battaglia per l'IMU sulla prima casa, che ha un valore puramente simbolico, è un formidabile spot elettorale per il centrodestra. Infatti, comunque vada sarà un loro successo politico. Se si abolisce "tout court" l'IMU sulla prima casa sarà un successo di Berlusconi (che avrà mantenuto la promessa elettorale). Se non si abolisce l'IMU sulla prima casa sarà stato per volontà del Partito Democratico e, quindi, un cavallo di battaglia elettorale ulteriore per il centrodestra. Vorrei ricordare che stiamo parlando di una partita da circa 4,5 miliardi di euro con un costo medio, per immobile, di circa 75 euro. Ripeto la cifra: 75 euro.
Il punto, però, è che l'IMU colpisce anche le seconde e terze case. Qui si gioca sull'equivoco quando si parla di abolizione dell'IMU. Ascoltando le persone, queste sono convinte che la proposta di abolizione riguardi l'IMU in generale. Per disinnescare il problema, se si vuole usare la furbizia, bisogna abolire l'IMU sulla prima casa, lasciandola solo sugli immobili di pregio. Non si faccia, invece, l'errore di legarla al reddito. L'evasione fiscale la renderebbe ulteriormente ingiusta. Quando gli italiani si ritroveranno l'IMU sulla seconda casa, forse anche più alta del passato, onde garantire lo stesso gettito complessivo, se me accorgeranno. Certo il centrodestra per coprire l'ammanco propone di aumentare le sigarette e/o gli alcolici o, sempre proposta del Pdl, le merendine o, ancora, la sigaretta elettronica (ho nostalgia sincera dei governi Democristiani, lo dico sul serio). Non propongono mica di tagliare la spesa pubblica? Questo perché il disavanzo pubblico italiano (e di conseguenza il debito pubblico italiano) sono aumentati in maniera formidabile negli anni dell'ultimo dis-governo Berlusconi. 
Si veda il grafico estratto dal programma economico (interessantissimo!!) di Fare per Fermare il declino (http://www.fermareildeclino.it/sites/default/files/users/fabio.lazzari/punto02programmacompleto.pdf)

Si noti, in quel grafico, come il primo governo Prodi abbia fatto la più grande azione di taglio della spesa pubblica dal dopoguerra. Poi è arrivato Lui e, come si dice dalle mieparti, "buona notte ai suonatori!".
Contemporaneamente si vedano anche i grafici sotto. Nel primo si può valutare l'andamento del PIL italiano. Nel secondo l'andamento del PIL italiano in confronto a quello dei principali paesi europei.




Tornando alla discussione politica, quello che mi ha indotto a tornare a scrivere su questo blog è l'indiscrezione che, dopo la condanna di Berlusconi (per fatti legati alla sua attività di imprenditore), la figlia Marina sarebbe pronta a prendere le redini del centrodestra italiano.
La sola prospettiva, lo dico con molta chiarezza, consegnerebbe definitivamente l'Italia ad un ruolo di periferia culturale (dopo che economica) dell'Europa. E, se accadesse, questo paese sarebbe senza speranze, una vera e propria Repubblica delle Banane (senza offesa per le Banane!).








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