domenica 27 ottobre 2013

Il PD, Renzi, la Leopolda ed il futuro dell'Italia

Quante volte ognuno di noi ha creduto in qualcosa o in qualcuno?
Quante volte si è vissuta la successiva delusione?
E quanti di noi subito dopo si sono affidati ancora e hanno riposto le proprie speranze in un'idea?
Ecco, il mio spirito in questa fase è questo!
Deluso decine di volte ma sempre convinto che la partecipazione alla vita sociale, l'impegno politico ed il lavoro quotidiano possano migliorare la qualità della nostra società. Per questo, nonostante sappia fin dal principio che possa essere deluso, perché ce ne sono tutte le condizioni, andrò a votare l'8 dicembre alle primarie del PD e voterò per Matteo Renzi.
Voterò per Matteo Renzi perché credo, ancora una volta, in quella voglia di partecipazione e di rinnovamento che emergono dall'incontro della "Leopolda"; credo sia il "carburante" giusto per portare il nostro paese nel futuro. 
Qui ci sono troppe caste, troppi piccoli e grandi privilegi, troppe tutele per chi è già tutelato e nessuna tutela per chi è in difficoltà. Il nostro è un paese bloccato da decenni! Bloccato a causa di piccole e grandi concessioni che uccidono la competizione e tagliano fuori alcune generazioni dal futuro, ne mortificano la speranza di costruirsi un domani.
Un paese che mortifica i propri giovani, che li costringe ad emigrare, che consente al figlio del notaio di fare il notaio, al figlio del magistrato di fare il magistrato, al figlio del militare di fare il militare, al figlio del farmacista di fare il farmacista, al figlio del tassista di fare il tassista.
Ognuna di queste categorie (e sono solo alcune), consultata, parlerà dei propri sacrifici, dei propri investimenti, del proprio lavoro e delle difficoltà connesse. Ma nessuno di questi si confronterà o si metterà nei panni del figlio del lavoratore monoreddito o del discoccupato. Questi è costretto a rinunciare al proprio futuro perché non può permettersi di investire su se stesso. Questo è il paese del nepotismo. Questo è un paese che premia la nascita e non premia la capacità, l'abilità. E' questa voglia, che è pienamente di sinistra, quella che ha spinto molte persone a votare il M5S ed oggi a sperare nella ventata di novità che potrebbe portare Matteo Renzi.
Ma, ce sempre un "ma", c'è il rischio concreto di cambiare tutto per non cambiare niente. Lo dico perché vedo chi sostiene, almeno a livello locale, Matteo Renzi. Sono quelli che tentano di ricollocarsi soprattutto per effetto della crisi del Centrodestra.
Spero, quindi, che Matteo Renzi, mio coetaneo, comprenda appieno l'occasione che ha; che non la sprechi portando a bordo coloro che sono portatori delle istanze o degli interessi che si vuole abbattere. Sono soltanto zavorra da gettare a mare.

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